Huang qi: il più famoso immunostimolante della medicina tradizionale cinese

image_pdfimage_print

Lucio Sotte* Emanuela Naticchi**

 

L’Astragalo è certamente il più famoso immunostimolante della farmacologia cinese.
Fino agli Anni ’80 era quasi sconosciuto in Occidente ma da allora, dopo essersi gradualmente introdotto, sta sempre più prepotentemente conquistando un grande spazio nel trattamento dei pazienti immunodepressi che in medicina cinese presentano un quadro definito “deficit di qi difensivo wei”.
Il rimedio appartiene alla categoria dei tonici del qi insieme ad altri farmaci che hanno avuto una diffusione più rapida come l’Eleuterococco o il Ginseng, ma la sua azione immunomodulante è più specifica, più potente e più significativa.
In medicina cinese stimolare il qi difensivo equivale a trattare i pazienti che si ammalano frequentemente di patologie respiratorie e talora reumatiche perché hanno una scarsa capacità di difesa. Questi pazienti presentano la sintomatologia che ognuno di noi ha sperimentato nello fase di convalescenza dopo una flogosi respiratoria acuta (pallore, astenia fisica, iperidrosi spontanea o al minimo sforzo, avversione al vento, alle correnti d’aria e tendenza a ripararsi e coprirsi, lieve affanno del respiro per sforzi anche modesti, lingua pallida, gonfia, polso vuoto etc). Talora a questa sintomatologia si possono aggiungere anche sintomi dispeptici nel caso che al deficit di qi di Polmone si aggiunga quello di Milza-Pancreas. Il quadro clinico appena descritto è in genere di rapida soluzione ma in alcuni pazienti diventa cronico e non si verifica soltanto in coincidenza con la convalescenza, ma si può protrarre per mesi se non per anni. È ciò che accade a molti anziani che presentano patologie croniche dell’apparato respiratorio o a molti bambini che nei primi anni di vita si ammalano a ripetizione sia per l’immaturità del loro apparato respiratorio che per l’incapacità di attuare pratiche preventive adeguate come il coprirsi dopo aver sudato se esposti al freddo o l’evitare di esporsi alle correnti d’aria.
In questi casi l’astragalus è il farmaco di prima scelta e può essere utilizzato da solo ma anche all’interno della ricetta yu ping feng san, la polvere del “paravento di giada” un’antichissima formula in cui viene associato ad altri due rimedi: la radice di Ledebouriella e quella di Atractylodis. Come afferma il nome di questa formula la sua azione è quella di “riparare, proteggere dal vento” un organismo che per il deficit di wei qi non è in grado di organizzare delle difese efficaci contro le energie cosmopatogene.

Huang qi
Nome comune
Astragalo.
Nome farmaceutico
• Radix Astragali.
• Radix Astragali membranaceus.
Nome botanico
Esistono diverse varietà di Astragalo; la prima indicata
è la più comune e diffusa:
• Astragalus membranaceus (Fisch.) Bge.
• Astragalus mongholicus Bge.
• Astragalus chrysopterus Bge.
• Astragalus floridus Benth.
Famiglia
Leguminosae.
Parte utilizzata
La radice.
Raccolta
In primavera e autunno si procede alla raccolta delle piante di almeno 4 anni; generalmente la raccolta autunnale è considerata migliore.
La parte aerea della pianta e le sottili radicelle vengono gettate, mentre le radici sono seccate al sole e utilizzate come tali, o talora preparate con miele. La radice di Astragalo può essere utilizzata fresca
senza trattamento (sheng huang qi) o trattata con miele
(zhi huang qi).
Natura e sapore
Natura leggermente tiepida.
Sapore dolce.
Canali destinatari
Milza-Pancreas, Polmone.
Azioni
1. Tonifica il qi di Milza-Pancreas e Polmone.
2. Determina la salita di qi e di yang.
3. Tonifica wei qi, il qi difensivo, e consolida il biao.
4. Favorisce la diuresi e regolarizza il metabolismo
dei liquidi.
5. Collabora al sostentamento del sangue.
6. Elimina il pus e favorisce la cicatrizzazione.
Indicazioni
1. Sindromi da deficit di qi di Milza-Pancreas con
astenia, anoressia, distensione addominale, feci
molli.
2. Sindromi da deficit di qi di Polmone con astenia,
respiro breve e difficoltoso, voce debole.
3. Deficit di zhong qi con ptosi, prolassi viscerali e
sanguinamenti dal basso.
4. Sudorazioni.
5. Edemi.
6. Sindromi con disequilibrio di qi e di sangue.
7. Diabete.
8. Ascessi e ulcerazioni croniche.
Posologia
Si tratta della posologia utilizzata in casi di decozione: 9-15 g; in casi particolari 30 g.
Precauzioni, controindicazioni, tossicità
Controindicato in presenza di interessamento del biao
da calore, nei deficit di yin con segni di calore, in situazioni
caratterizzate dalla presenza di calore tossico.
Il sovradosaggio può provocare cefalea, senso di tensione al torace, insonnia, vertigini, vampate al volto, ipertensione.
Sono state saltuariamente segnalate reazioni allergiche con eruzione e prurito cutanei (evitare dosi elevate nei pazienti allergici).

Figura
La descrizione del Huang qi è tratta dal Volume Farmacologia Cinese CEA edizioni – per gentile concessione
Note
Il nome huang qi identifica solitamente l’Astragalus membranaceus, pur potendo rappresentare in senso più ampio uno dei vari tipi indicati nella definizione
del nome botanico. L’Astragalus membranaceus proviene tradizionalmente dalle province di Gansu, Shanxi, Heilongjiang, Neimendong. Assai diffuso è
anche l’Astragalus mongholicus, che è denominato nei meng huang qi e che proviene dalle province di Neimenggu, Jilin, Hebei e Shanxi.
La radice di Astragalo non trattata possiede un buon effetto diuretico, consolida il biao e favorisce la cicatrizzazione.
La radice trattata con miele risulta più attiva nel tonificare il qi e fare salire lo yang.
Composizione chimica
D-β-asparagina, calicosina, formononetina, cicloastragenolo,
astragaloside, acetilastragaloside, colina, betaina,
cumatachenina, saccarosio, acido glucuronico,
β-sitosterolo, astramembranina II, soia saponina I, tragacanta.
Effetti farmacologici – Antipertensivo: l’iniezione endovenosa di huang qi riduce la pressione arteriosa per azione vasodilatatoria sulle arterie periferiche.
– Antibiotico: huang qi è in grado di inibire Diplococcus pneumoniae, Corynebacterium diphteriae, Bacillus
dysenteriae, Bacillus anthracis, Staphylococcus aureus e Streptococco β-emolitico.
– Immunostimolante: la somministrazione di huang qi stimola la produzione di IgM, provoca aumento nel numero dei globuli bianchi e leucociti.
– Epatoprotettivo: huang qi ha azione epatoprotettiva
in caso di tossicità da tetracloruro di carbonio e viene usato nel trattamento di epatiti croniche.
– Ematopoietico: huang qi incrementa la produzione e la maturità delle cellule del sangue dal midollo
osseo.
– Metabolico: il decotto di huang qi stimola il metabolismo basale, aumenta i livelli di cAMP nel plasma
ma riduce quelli di cGMP.
– Altri: huang qi ha un debole effetto sedativo e analgesico e riduce la quantità di proteine presenti nelle urine.

Bibliografia
Sotte L., Muccioli M., ed altri Farmacologia Cinese, CEA edizioni, Milano, 2010

Comments are closed.