Astenie ed immunodeficienze

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Leonardo Paoluzzi*

L’astenia è quella condizione che potremmo definire come un senso generale di stanchezza e, più grossolanamente, di “mancanza di forza” e  quindi di energia. Al di là della difficoltà nel definire cos’è l’energia da un punto di vista generale, ogni essere umano ha una sua propria “energia”, una sua propria forza che trova radice sia nel corpo, cioè nella parte organica, sia nella mente, ovvero nel suo Shen: una forza interiore, una forza di volontà e d’animo che è in grado di trascinare il corpo.

Questa condizione sintomatologica  ha molteplici cause ed è chiaro che per conoscere il motivo profondo, la vera causa è necessaria una diagnosi precisa.

Noi limiteremo il nostro intervento nel considerare quelle forme di astenia che prescindono da cause organiche, ci riferiamo a quell’astenia che potremmo definire funzionale  e quindi faremo riferimento a quelle  in cui la causa prima risiede in uno squilibrio del sistema PsicoNeuroImmunoEndocrino (PNEI) e pertanto che  coinvolgerà anche l’Immunità, altra forza reattiva preposta alla difesa del corpo.

Ora perché si realizzi la condizione di buon funzionamento del corpo  è necessario che tutto il sistema uomo sia in armonia nelle sue  diverse componenti ed in particolar modo  sia in equilibrio e si mantenga tale nei confronti delle continue necessità di adattarsi all’ambiente intorno che cambia. Pertanto direi che la parola chiave attorno alla quale ruota la salute è “l’adattabilità”, cioè quella condizione che Selye, padre della moderna medicina e assertore della Sindrome Generale da Adattamento – GAS -,  definisce nella maniera seguente: “L’adattabilità è forse la caratteristica più spiccata degli esseri viventi. Per mantenere l’indipendenza e l’individualità di ogni singolo essere nessuna delle grandi forze della materia è tanto efficiente quanto quella capacità di difesa e di adattabilità di fronte ad ogni mutamento che noi designiamo con il nome di vita e la cui perdita costituisce la morte. Vi è forse anche un certo parallelismo tra il grado di vitalità e la misura dell’adattabilità in ogni animale, in ogni uomo.”  (dalla prefazione di “STRESS” Acta Med. Publ.; Montreal 1950).

Ora per potersi difendere ci vuole forza e capacità di difesa ed è chiaro quindi che chi vive in una condizione di stanchezza cronica o di astenia più o meno profonda avrà grosse difficoltà in tale impresa. La vita quotidiana richiede continuamente risposte che necessitano di forza e di qi, fatto questo che necessita a sua volta di una produzione e di una gestione adeguata: la  prima attraverso l’alimentazione, la seconda  attraverso una sana economia.

Le varie forme di astenia non si disgiungono dalle differenti condizioni di immunodeficienza o di alterata funzione delle difese immunitarie. Per semplificare il quadro e per dare una visione di insieme facile e di riferimento, sintetizzeremo il tutto attraverso cinque forme possibili che riguardano entrambe le condizioni cliniche.

La prima forma di astenia che consideriamo  fa riferimento al fegato ed al sistema epatobiliare. Questa si manifesta soprattutto al mattino al risveglio e alla messa in movimento del corpo dopo la pausa notturna, con una difficoltà come se  si fosse  legati, come se i muscoli fossero a pezzi e le articolazioni  non avessero più la capacità di rispondere ai comandi; solitamente il soggetto è astenico al mattino, poi durante il giorno non si ferma più, anzi più va avanti il giorno e più ha energia;  come caratteristica comportamentale e temperamentale è quella di un individuo aggressivo, impulsivo, collerico, decisionista. Spesso presenta malattie epatiche e disturbi della colecisti. Normolineo, muscoloso, tonico, atletico. Il suo sistema immunitario è nella condizione di iperfunzione e quindi la clinica relativa sarà quella delle malattie allergiche con un incremento delle IgG.

Da un punto di vista terapeutico utilizzeremo piante drenanti del fegato e del sistema biliare tipo Cynara scolymus, Chelidonium majus, Rosmarinus officinalis (o.e.)

La seconda forma è quella che si presenta a metà mattinata, tra le ore 11 e le ore 13;  la sensazione riferita è quella di una profonda prostrazione legata verosimilmente al calo degli zuccheri e alla difficile mobilizzazione dai depositi;  talora a seguito di questa crisi si può avere anche sudorazione e nei gradi estremi collasso. Il soggetto è un tipo dinamico, espansivo, gioioso, potremmo dire solare, che ama stare in compagnia, artista, sognatore ad occhi aperti, amico di tutti. Spesso presenta turbe cardiovascolari con cardiopatie e vasculiti e turbe dello shen; il suo aspetto è quello di un soggetto longilineo, elegante e raffinato. Il suo sistema immunitario presenta disfunzioni di tipo allergico e del PAF, spesso riferisce turbe dell’ileo tipo Crohn.

Da un punto di vista terapeutico utilizzeremo piante attive sul cardiovascolare e sul mentale tipo Ginkgo biloba, Crataegus oxyacantha,  Lavandula officinalis (o.e.).

la terza forma di astenia, si presenta con una sensazione dominante che è quella di corpo pesante, con grande difficoltà a farlo muovere perché il suo peso supera le possibilità del soggetto di poterlo spostare, più come sensazione che come effettiva possibilità. Pesantezza alle gambe, alle braccia e pesantezza ideativa. Ciò si accompagna ad un carattere calmo, ponderato, timido, riflessivo, rimuginativo, a volte ossessivo. Il soggetto presenta disturbi digestivi a livello gastrico e pancreatico sia esocrino che endocrino;  da un punto di vista metabolico presenta turbe glicemiche e dislipidemiche  o  un diabete franco; brevilineo grassoccio, o anche obeso. Il Sistema Reticolo Endoteliale e il connettivo ( HLA) è il bersaglio dell’alterata risposta immunitaria, con artrite reumatoide e connettiviti in generale.

Da un punto di vista terapeutico utilizzeremo piante attive sulla sfera digestiva e sulle “viscosità mentali” tipo Fumaria officinalis, Tilia europea, Salvia sclarea (o.e.)

La quarta forma si presenta a poussé, ovverosia più volte durante il giorno il soggetto avverte la necessità di riposare perché si sente stanco e poi riparte per poi rifermarsi.  Non è in grado di dare continuità alla sua azione come se le pile necessitassero di una ricarica di tanto in tanto. Si tratta di un soggetto superpreciso che tiene tutto in ordine da cui, possiamo dire, trae la sua forza. Ha da ridire sempre su tutto, grande giudice, ma anche avaro, dall’umore depressibile, triste, tende a spaccare il capello in quattro. Spesso si ammala di malattie respiratorie sia infiammatorie che degenerative, linfatico, anemico, longilineo, sempre ben curato, molto attento ai particolari. Il suo sistema immunitario è deficitario a livello delle IgA di superficie, quindi malattie dermatologiche, respiratorie e del tubo digerente colon.

Da un punto di vista terapeutico utilizzeremo piante attive sull’umore depresso e sulle vie respiratorie tipo Hypericum perforatum, Eucalyptus globulus, Tea tree (o.e.), Zingiber officinale (o.e.)

La quinta forma è caratterizzata da una astenia profonda, di tipo addisoniano, per tutta la giornata associata a disprezzo per la vita e senza alcun gusto per qualsiasi attività umana. Qualsiasi attività non solo fisica ma anche mentale risulta difficile da portare avanti; si tratta di un soggetto con pochissima volontà e che è preda delle sue paure, niente lo interessa proprio per mancanza di energia, tendente al  suicidio: Le sue patologie si concentrano sull’apparato urogenitale, soprattutto alle gonadi,  alle surrenali e alle ossa con facile demineralizzazione. Difficoltà sessuale e alla procreazione; sciatto nel vestire ha poca cura di sé. La sua corporatura risulta massiccia per le proporzioni ossee. L’alterazione immunitaria è certamente la più grave in quanto è interessata “la memoria” immunitaria e quindi il Linfocita T.

Da un punto di vista terapeutico utilizzeremo piante attive  sul jing renale e sulla sfera sessuale Equisetum arvense, Eugenia caryophillata, Ylang ylang (o.e.), Piper nigrum (o.e.).

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