Regolamentazione formazione ed accreditamento in Agopuntura, Fitoterapia ed Omeopatia approvata dal Ministero della Salute

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di Lucio Sotte

Il documento sulla formazione ed accreditamento in agopuntura, fitoterapia ed omeopatia preparato dal gruppo di lavoro della Conferenza Stato Regioni ed approvato lo scorso 20 dicembre dai Presidenti delle regioni italiane è stato approvato anche dal Ministero della Salute il 7 febbraio scorso.

Agopuntura, fitoterapia ed omeopatia sono di fatto riconosciute su tutto il territorio nazionale. Gli Ordini dei Medici istituiranno degli elenchi per l’iscrizione dei medici che praticano queste discipline e che hanno i titoli per qualificarsi come esperti. Dal 2015, dopo la fine del regime transitorio, i medici dovranno dimostrare di avere un curriculum formativo maturato a livello universitario tramite un master di formazione specifica, oppure di aver completato un iter triennale di formazione presso una scuola privata accreditata per un monte orario complessivo di 500 ore di formazione, di cui 100 di pratica clinica e 400 di lezioni, il 30% delle quali possono essere erogate in FAD (formazione a distanza).

Si tratta di un passo avanti che porta il resto d’Italia su posizioni già regolamentate in Toscana fin dal 2009, quando la regione capofila in Italia in materia di ordinamento delle MC si è dotata di una Legge di riconoscimento (9/07) e di un protocollo d’intesa che ha fissato criteri di formazione analoghi a quelli ora approvati a livello nazionale. Le Scuole di formazione private che dimostreranno di ottemperare alle regole stabilite potranno essere riconosciute e abilitate a formare i medici nelle discipline specifiche e questo le pone, finalmente, sullo stesso piano della formazione universitaria, l’unica che fino ad oggi era istituzionalmente riconosciuta. La ricaduta positiva a garanzia dei cittadini utenti delle MC è intuibile: qualunque medico vanti competenze nelle complementari potrà essere rintracciato dai cittadini nel registro apposito presso l’Ordine dei Medici della provincia di appartenenza.

Leggi qui il pdf del testo dell’accordo.

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