Assonanze tra ba gua – 8 trigrammi e rosa camuna

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Sergio Perini*

Suggestiva è l’ipotesi dell’esistenza di una analogia tra il Ba Gua e la Rosa Camuna, incisione rupestre della media Valle Camonica (Provincia di Brescia) dell’epoca eneolitica.

Le incisioni rupestri della Valle Camonica costituiscono una delle più ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo e sono state il primo Patrimonio dell’umanità riconosciuto dell’UNESCO in Italia.

L’UNESCO ha riconosciuto oltre 140.000 figure anche se nuove ininterrotte scoperte hanno progressivamente aumentato il numero, concentrate nei comuni di Capo di Ponte, Nadro, Cimbergo e Paspardo (provincia di Brescia).

Le incisioni sono state  realizzate lungo un arco di tempo di ottomila anni, fino all’Età del ferro (I millennio a.C.); quelle dell’ultimo periodo sono attribuite al popolo dei Camuni ricordato dalle fonti latine.

La maggior parte delle incisioni è stata realizzata con la tecnica della martellina; in numero minore quelle ottenute attraverso il graffito.

Le figure si presentano a volte semplicemente sovrapposte senza ordine apparente, ma spesso  appaiono in relazione logica tra loro, a illustrazione di un rito religioso o di una scena di caccia o di lotta; tale impostazione spiega lo schematismo delle immagini, ognuna delle quali è un ideogramma che rappresenta non tanto l’oggetto reale, ma la sua “idea”.

La loro funzione è riconducibile a riti celebrativi, commemorativi, iniziatici o propiziatori dapprima in ambito religioso, in seguito anche laico, che si tenevano in occasioni particolari, singole o ricorrenti.

Tra i segni più noti rinvenuti in Valle Camonica spicca la cosiddetta  Rosa Camuna che è stata adottata come simbolo ufficiale della Regione Lombardia con legge 353 del 7/2/1975.

Nel documento ufficiale della Regione Lombardia si pone l’attenzione sulla ricerca svolta da Leonardo da Vinci  su alcuni emblemi  come : il centro, il nodo, lo snodo, intesi come equilibrio tra forze contrapposte, tensione tra centro e fuga dal centro, tra perno e articolazioni. Viene individuato nella “croce” o “rosa” della Valle Camonica una radice culturale della Lombardia con assonanze ai temi universali leonardeschi.

I 4 elementi circolari della rosa sono messi in inclinazione nord-est come se si proiettassero ai 4 estremi geografici della Regione e l’inclinazione sottrae  il simbolo ad un equilibrio statico ma gli imprime un moto in senso orario, perfetta e razionale disposizione degli oggetti disposti nel sistema in rotazione, rappresentati dai punti denominate coppelle: otto coppelle in posizione simmetrica ed una centrale . Le coppelle simmetriche sono caratterizzate da quattro incise all’interno della rosa mentre le altre quattro incise nello spazio esterno alla rosa. Sembrano un  incastro perfetto tra l’ Essere e il Non-Essere,cioè il Tutto

Una versione ‘dinamica’, a svastica, della cosiddetta  ‘Rosa camuna’ compare tra le incisioni rupestri a testimonianza della parentela indo-ariana.

La Rosa Camuna indica una condizione ‘statica’ di atemporalità dell’immanifesto, anteriore nel tempo e nello spazio, dell’Essere, come Anassimandro, filosofo della antica Scuola di Mileto, avrebbe poi chiamato ‘apeiron‘, dal termine greco  ἄπειρον,  composto da α, a, «non», e πέρας, péras, «limite».

Secondo Anassimandro, quindi, l’ápeiron è una materia indeterminata, oltre che infinita. Questo principio abbraccia e governa ogni cosa che E’, e, in questo, tutte le cose che Sono hanno origine e si dissolvono secondo una legge cosmica.

Anassimandro riteneva che in origine tutte le cose fossero armoniosamente unite nell‘ápeiron, ma proprio mediante il movimento rotatorio dell’apeiron stesso, le cose presero a separarsi a coppie di contrari, dando origine al cosmo: così dall’ápeiron uscirono luce e tenebre, notte e giorno, vita e morte.

Sempre nella Cultura greca Eraclito ci rammenta che nella Natura

Pánta rhêi   ( πάντα ῥεῖ),  tutto scorre.

Analogamente a questi concetti filosofici anche nella Cultura Cinese il processo  della Conoscenza Taoista inizia dalla presa d’atto del  Grande Uno da cui scaturisce il dualismo degli opposti del Dao. Dal 2 nasce il 3 e dal 3 nascono i 10.000 Esseri.

Dal Dao si sviluppano anche, secondo la medicina I ,  i Ba Gua (8 trigrammi) nell’ambito della agopuntura dell’anello ombelicale.

Nella definizione grafica del Ba Gua la circolazione energetica inizia da KAN-QHL (Qi Huan Lam) 1 (elemento Acqua:Rene e Vescica Urinaria) per giungere a KUN-QHL 2 (Elemento terra:Milza); quindi a ZHEN-QHL 3 (Elemento Legno:Fegato) per indirizzarsi a  XUN QHL 4(Legno:Vescica Biliare). Dopo aver attraversato QHL 5 (Terra nel centro dell’ombelico), si giunge a QIAN-QHL 6 (Elemento metallo:Grosso Intestino) per spostarsi a DUI-QHL 7(Elemento Metallo:Polmone). Da  DUI si genera  GEN-QHL 8 (Elemento Terra:Stomaco) per giungere infine   a LI-QHL 9 (Elemento Fuoco:Cuore e Piccolo Intestino).

Osservando con attenzione l’evoluzione del movimento energetico dei Ba Gua emerge con evidenza la conformazione di una rosa posta in diagonale in modo del tutto analogo alla stilizzazione della Rosa Camuna della Valle Camonica con le sue 8 coppelle (4 +4) e la coppella centrale corrispondente all’elemento Terra del Ba Gua.

La mia ipotesi filosofica e antropologica è nel ritrovare  nell’Inconscio collettivo Junghiano il parallelismo esoterico tra  queste due rappresentazioni altamente simboliche e sincretiche che esprimono una profondità concettuale e filosofica dell’Essere e dell’Esistenza posta a cavaliere  tra 2 culture così “lontane” ma anche così “vicine”.

 

Per Comunicazioni:

Sergio Perini, Via De Amicis 7,25013 Carpenedolo  (Brescia)

Cellulare 3385069161

Sito www.sergioperini.it Email: dottore@sergioperini.it

 

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