La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese, la principale testata italiana di MTC 1985-2008

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Lucio Sotte*

Summary

Italian Journal of TCM was founded in 1985 and is Italian edition of Journal of TCM edited in Beijing.

Riassunto

La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese viene edita dal 1985 ed è l’edizione italiana del Journal of Traditional Chinese Medicine edito a Pechino.

Gli Anni ’80: gli inizi dell’agopuntura

La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese viene fondata nel 1985 a Forlì come organo scientifico della Scuola Italiana di Medicina Cinese del “Gruppo di Studio Società e Salute” che – dopo essere aver iniziato la sua attività a Milano alla fine degli Anni ’70 organizzando i primi Corsi di Agopuntura presso l’Istituto di Farmacologia della Facoltà di Medicina – si trasferisce nei primi anni ’80 a Bologna dove continua i suoi Corsi presso il Policlinico S.Orsola.

Il primo direttore della Rivista è il dott. Giorgio Di Concetto coadiuvato nel suo lavoro dal Comitato di Redazione composto dai dottori Lucio Sotte, Lucio Pippa, Emilio Minelli, Massimo Muccioli, Camillo Schiantarelli, Renato Crepaldi, Ettore De Giacomo, Lorenzo Adami, Riccardo Grazzini, Oddone De Lorenzi e Francesco Pastore.

Negli Anni ’70/’80 l’agopuntura italiana è agli inizi della sua introduzione e diffusione ed è debitrice di quella francese che si è sviluppata maggiormente e più velocemente approfittando degli stretti contatti che la Francia ha nei decenni precedenti sia con la Cina che, e soprattutto, con i paesi dell’Indocina come il Vietnam (che era una colonia francese) dove la medicina cinese è assai utilizzata e diffusa.

La Scuola Italiana di Medicina Cinese intrattiene stretti rapporti con il mondo dell’agopuntura francese, in particolare con il Centro di Documentazione dell’Agopuntura Tradizionale di Marsiglia diretto dal dott. Nguyen Van Nghi, il medico vietnamita, naturalizzato francese, che è senza ombra di dubbio il personaggio più significativo per la prima diffusione dell’agopuntura in Francia, in Spagna, in Italia ed in molti altri paesi europei negli Anni ’60-’70-’80 .

Il primo numero della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese pubblicato nel 1985

È per questo motivo che, al suo esordio, la Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese è gemellata con la Revue Française de Mèdecine Traditionelle Chinoise edita a Marsiglia come organo scientifico del Centro di Documentazione dell’Agopuntura Tradizionale.

Un fascicolo della Revue Française de Mèdecine Traditionelle Chinoise gemellata con la rivista

 Per lo stesso motivo, per tutti gli Anni ’80 la rivista continua ad essere l’edizione italiana della rivista francese: ovviamente vengono pubblicati anche articoli che sono il frutto del lavoro condotto in Italia dai medici del comitato di redazione e dagli allievi dei Corsi di Agopuntura della Scuola Italiana di Medicina Cinese di Bologna e di altre Scuole italiane che nel frattempo si sviluppano al Nord, al Centro ed al Sud del nostro paese.

Un fascicolo della Rivista del 1989 dedicato alle Cefalee in Medicina Tradizionale Cinese

 Questo è il periodo in cui la rivista, nonostante si fregi del titolo di “Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese” si interessa prevalentemente di agopuntura dedicando poco spazio alle altre metodiche terapeutiche.

Il testo sul Massaggio Cinese opera di Lucio Sotte e Fu Bao Tian pubblicato nel 1988

 Questo fatto accade per il concatenarsi di vari motivi: a differenza delle altre metodiche di terapia della medicina cinese la conoscenza dell’agopuntura era stata introdotta già in precedenza, fin dal ‘700, in Italia ed Europa ed era dunque già nota al mondo medico occidentale nonostante non fosse affatto diffusa. Molti medici ritenevano che la medicina cinese consistesse nella sola agopuntura e non possedesse altre metodiche di terapia. I contatti con la Cina erano assai scarsi negli Anni ’70 anche a causa del fatto che la Rivoluzione Culturale era terminata da poco tempo ed il paese si stava appena riprendendo dal lungo periodo di violenze, incertezze ed interruzione delle attività didattiche e cliniche di molti centri e delle stesse Università di Medicina Tradizionale Cinese.

Gradualmente la rivista, proseguendo le sue pubblicazioni bimestrali negli Anni’80, inizia a dedicare una certa attenzione all’affronto di argomenti monografici attraverso l’edizione di alcuni numeri speciali in cui inizia a comparire un certo interesse anche per le metodiche di terapia cinesi diverse dall’agopuntura: vanno ricordati a questo proposito tre opere: un volume sul Massaggio Cinese nel 1988, un numero monografico intitolato Le cefalee ed il loro affronto con agopuntura, massaggio e farmacologia edito nel 1989 ed un altro numero monografico dedicato al Massaggio Pediatrico Cinese pubblicato nel 1998.

Nel frattempo, tramite dei contatti iniziati a Pechino nel novembre del 1987, in occasione del Congresso Mondiale della Federazione Mondiale delle Società di Agopuntura, nel 1990 viene perfezionato un accordo con l’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino per editare in Italia in lingua italiana il Journal of Traditional Chinese Medicine, l’organo ufficiale in lingua inglese dell’Accademia stessa. Questo accordo è l’occasione per un grande salto di qualità che mette i lettori della rivista in contatto con la pratica clinica, la ricerca clinico-sperimentale e la didattica di medicina cinese praticate in Cina.

 

Gli Anni ’90: la scoperta della medicina cinese

L’inizio degli Anni ’90 è caratterizzato dallo spostamento della direzione, redazione ed edizione della rivista da Forlì a Civitanova Marche quando il dott. Lucio Sotte assume la responsabilità della direzione stessa e dalla messa a punto del rapporto con l’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino. Tale rapporto viene ufficializzato attraverso la firma siglata a Pechino il 10 gennaio del 1991 di un Memorandum di intesa tra la Scuola Italiana di Medicina Cinese di Bologna rappresentata dal dott. Sotte e l’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Pechino. Alla visita a Pechino fa seguito la visita del dott. Wei Yuan Ping, direttore dell’edizione inglese del Journal, in Italia l’anno successivo; parteciperà al Congresso annuale della Scuola che si tiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna ed all’inaugurazione del nuovo anno accademico presso l’Ospedale Maggiore di Bologna.

Il rapporto con la Cina è l’occasione per la messa a punto di una nuova strategia della rivista che, in armonia con i nuovi interessi della Scuola, inizia a pubblicare articoli che riguardano non soltanto l’agopuntura, ma si allargano anche alle altre tecniche di terapia della medicina cinese come il massaggio e la fisiochinesiterapia, la farmacologia cinese e la dietetica. Negli stessi anni infatti la Scuola Italiana di Medicina Cinese di Bologna inizia ad organizzare i primi corsi di Massaggio Cinese (Istituto Rizzoli, 1988) e di Farmacologia Cinese (Policlinico S. Orsola 1989) curati da tre insegnanti della Scuola: Lucio Sotte e Lucio Pippa e Massimo Muccioli.

Un altro interessante versante dei lavori dei primi Anni ’90 riguarda i contatti con altre riviste straniere, in particolare con il Journal of Chinese Medicine edito in Inghilterra e diretto da Peter Deadman, la Revue Française d’Acupunture in Francia, il Pacific Journal of Oriental Medicine diretto da Harley Gale in Australia, il Dutch Folia Sinotherapeutica diretto in Olanda da Luc Vangermeersch.

Contestualmente vengono presi dei contatti internazionali con famosi personaggi del mondo

della medicina cinese praticata in Occidente come Giovanni Maciocia in Inghilterra, Ted Kaptchuck negli Stati Uniti, Paul Unschuld in Germania, che vengono accolti come membri del Comitato di Redazione e partecipano al lavoro della rivista con il loro significativo contributo attraverso la pubblicazione di una serie di articoli. Continuano e si espandono anche in contatti avviati in Cina dopo la firma siglata a Canton nel 1991 con l’Università di Medicina Tradizionale Cinese di Canton per l’insegnamento della farmacologia cinese in Italia.

Interessanti sono anche gli scambi con la rivista di Pechino che fanno si che nel 1992 compaia sul Journal of Traditional Chinese Medicine un articolo scritto in Italia sul “Trattamento delle cefalee in agopuntura e medicina tradizionale cinese” presso le ASL di Faenza e Civitanova Marche.

Un’ulteriore iniziativa dei primi Anni ’90 è l’attivazione dei Quaderni di Medicina Naturale della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese: si tratta di volumi monografici su argomenti vari di medicina cinese che vengono editi allo scopo di fornire del materiale didattico per gli allievi della Scuola Italiana di Medicina Cinese ed i medici italiani interessati sulle varie discipline della medicina cinese stessa.

I primi due volumi sono opera di Giorgio Di Concetto e riguardano la “Terapia Clinica in Agopuntura e Medicina Cinese”, vengono poi editi un Quaderno dedicato all’”Agopuntura Cinese”

opera di Camillo Schiantarelli ed Ettore De Giacomo ed uno dedicato alle 150 più importanti ricette di farmacologia cinese intitolato “Ricette Cinesi” scritto da Lucio Sotte.

Seguono dei Quaderni opera di un folto gruppo di insegnanti della Scuola Italiana di Medicina Cinese dedicati alla “Diagnostica Cinese” ed alla “Semiologia Cinese” che colmano il vuoto editoriale italiano del settore.

Un volume un po’ originale viene edito nel 1995 ed è dedicato ai “Commentari sulla Cina” scritti agli inizi del 1600 da Padre Matteo Ricci, il missionario gesuita che iniziò l’evangelizzazione della Cina e diede vita al primo vero dialogo culturale Oriente-Occidente; non è un volume di medicina cinese ma è un’opera un po’ profetica che anticipa di qualche anno la nascita della Fondazione Matteo Ricci.

La seconda metà degli Anni ’90 è dedicata alla presentazione di una serie di volumi sulle ginnastiche mediche cinesi intitolati “Ginnastica Cinese 1- Qi Gong” e “Ginnastica Cinese 2 – Tai Ji Quan” curati da Lucio Sotte e Lucio Pippa per introdurre in Italia questo interessante aspetto della prevenzione e terapia della medicina cinese. Nel frattempo anche nella Scuola Italiana di Medicina Cinese venivano introdotti seminari e corsi di studio sulle ginnastiche cinesi.

Altri volumi dei Quaderni di Medicina Naturale, a cura di Massimo Muccioli, Margherita Piastrelloni e Attilio Bernini, affrontano per la prima volta l’argomento della dietetica cinese: “Dietetica Cinese 1” e “Dietetica Cinese 2”. Segue la pubblicazione di volumi degli stessi autori dedicata alla clinica ostetrico-ginecologica ed alla fisiologia e patologia dello psichismo.

L’obiettivo di tutta questa produzione scientifica è duplice: da una parte presentare per la prima volta in Italia argomenti inediti di medicina cinese, dall’altra fornire agli allievi della Scuola Italiana di Medicina Cinese degli strumenti agili e chiari attraverso i quali iniziare a studiare queste discipline.

Nel frattempo la rivista acquisisce un’ulteriore prestigiosa collaborazione con la rivista edita dall’Università di Medicina Tradizionale Cinese di Nanchino in Cina a seguito del protocollo d’intesa siglato dal dott. Sotte e dal Presidente dell’Università di Medicina Tradizionale Cinese di Nanchino prof. Xiang Ping a Nanjing nel novembre del 1996 per la collaborazione dei due enti nell’insegnamento e la diffusione in Italia del massaggio e delle ginnastiche mediche cinesi.

Nel 1998 la Scuola Italiana di Medicina Cinese del “Gruppo di Studio Società e Salute” e l’Associazione Medici Agopuntura Bolognesi danno vita a Bologna alla Fondazione Matteo Ricci: da questo momento la Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese diventa l’organo scientifico della Fondazione e continua ad essere redatta e pubblicata a Civitanova Marche. Ovviamente si arricchisce anche il comitato di redazione che aggiunge Carlo Maria Giovanardi, Umberto Mazzanti, Sotirios Sarafianos e Marco Romoli allo staff precedente composto da Annunzio Matrà, Lucio Pippa, Giorgio Di Concetto, Massimo Muccioli, Ettore De Giacomo, Camillo Schiantarelli, Carlo Fiocca.

 

Gli anni 2000: l’istituzionalizzazione

Da questo momento in poi la rivista si apre a nuovi interessi che potremmo definire “politici e sindacali”, che sono correlati alle esigenze del momento ed anche al fatto che il dott. Carlo Giovanardi viene eletto Presidente della Federazione Italiana delle Società di Agopuntura ed il dott. Lucio Sotte Tesoriere della stessa Società. È il momento in cui il mondo istituzionale inizia ad osservare con curiosità prima e con interesse sempre maggiore poi il fenomeno dell’agopuntura e della medicina cinese italiane. Il primo segnale di questo interesse delle istituzioni è un Congresso organizzato a Roma dall’Istituto Superiore di Sanità il 26 aprile del 1999 dal titolo “Efficacia degli Interventi Sanitari, Paradigmi Scientifici, Terapie Non Convenzionali e Libertà di Cura” che si svolge alla presenza dell’allora Ministro della Sanità Rosi Bindi. Il dott. Sotte è invitato a questo congresso a nome della Fondazione e della Rivista a presentare una relazione su “Agopuntura e Medicina Cinese”.

L’attività della rivista continua aprendosi alle sempre più impellenti necessità di dimostrare alla luce della Evidence Based Medicine l’efficacia e le indicazioni dell’agopuntura e delle altre metodiche di medicina cinese; a questo scopo viene aperta una rubrica apposita curata dal dott. Attilio Bernini per riportare le novità che compaiono nella letteratura internazionale a proposito di ricerca clinica e sperimentale su argomenti di medicina cinese.

Continua l’edizione dei Quaderni di Medicina Naturale con dei volumi dedicati alla ginnastiche mediche (“Il Volo della Fenice” di Lucio Sotte e Lucio Pippa), ai microsistemi in agopuntura (“I Microsistemi” di Camillo Schiantarelli), ai principi di medicina cinese (“Qi-Xue-Jinye” di Annunzio Matrà) ed alla prima traduzione italiana di un classico di medicina cinese del III secolo dopo Cristo (“Shang Han Lun” curato da Attilio Bernini).

Il 2004 è il ventennale della rivista che viene festeggiato a Civitanova Marche con un congresso al quale partecipano i personaggi più importanti dell’agopuntura e della medicina cinese italiane. Il congresso è inaugurato dall’On. Giuseppe del Barone, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri FNOMCeO. Tutti i fascicoli della rivista del 2004 presentano in copertina un’immagine di Matteo Ricci per ricordare la sua appartenenza alla Fondazione Matteo Ricci ma anche la sua dedizione al metodo ricciano: «Esaminate ogni cosa e trattenete il valore».

Il lavoro della rivista nel nuovo millennio si indirizza anche ad un altro obiettivo: uniformare la terminologia di medicina cinese in Italia.

Nel nostro paese infatti Scuole diverse, provenienti da esperienze diverse di apprendimento dell’agopuntura e della medicina cinese, tendono ad utilizzare termini differenti per tradurre la stessa denominazione cinese. Ad esempio il termine “tan” talvolta viene tradotto con “catarro”, in altri testi con “catarri”, in altri ancora con “flegma” ed in altri con “mucosità”. Questa molteplicità di termini crea confusione e disagio negli allievi che debbono imparare la medicina cinese e scarsa possibilità di dialogo tra gli esperti della disciplina. Il “Dizionario Pratico di Agopuntura e Medicina Cinese” edito tra i Quaderni di Medicina Naturale si pone il compito di iniziare a dipanare questa complessa matassa fornendo in maniera semplice e chiara le traduzioni condivise dalle più importanti Scuole italiane: un dizionario che si può considerare anche una sorta di “bignamino” dell’agopuntura e della medicina cinese italiana.

Gli ultimi Quaderni di Medicina

Naturale sono dedicati alla presentazione della medicina cinese ai nostri pazienti (“Agopuntura e Medicina Cinese, Come, Perché, Dove” a cura degli insegnanti della Scuola Matteo Ricci 2004), alla auricolterapia (“La Terapia Auricolare in Medicina Tradizionale Cinese” di Lucio Pippa 2005), alla dietetica cinese (“ABC della Dietetica Cinese”, di Lucio Sotte, 2006).

Una grande rivoluzione avviene per la rivista nel 2006-2007: si cambia formato, si cambia veste editoriale, si cambia modalità di edizione e diffusione.

La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese termina le sue pubblicazioni sotto la mia direzione con il numero 114 nel dicembre del 2008 in parallelo con la fine dell’esperienza della Fondazione Matteo Ricci.

Un bilancio finale

A distanza di quasi un decennio dal termine di queste pubblicazioni mi sembra utile tentare un bilancio di questa esperienza.

La Rivista è stata certamente uno strumento molto importante in primo luogo da un punto di vista didattico: ha introdotto e diffuso per la prima volta in Italia argomenti fino ad allora inediti:

  • nella seconda metà degli Anni ’80 la “teoria degli zang fu”, il tuina massaggio cinese ed i primi rudimenti di farmacologia cinese;
  • negli Anni ’90 la dietetica, la farmacologia, la ginnastica medica cinesi con i rispettivi Quaderni di Medicina Naturale;
  • alcuni Classici della medicina cinese inediti in Italia come lo Shang Han Lun;
  • agli inizi degli Anni 2000 l’omologazione del linguaggio medico cinese italiano attraverso il Dizionario di Agopuntura e Medicina Cinese.

Un altro importante ruolo svolto dalla rivista attraverso le sue collaborazioni internazionali prima con la Revue Française de Mèdecine Traditionelle Chinoise e poi, a partire dal 1990, con il Journal of Chinese Medicine di Pechino è stato quello di portare per la prima volta in Italia del materiale inedito relativo alla ricerca scientifica in agopuntura e medicina cinese.

Da ultimo le collaborazioni internazionali con le altre riviste europee come il Journal of Chinese Medicine edito in Inghilterra, la Revue Française d’Acupunture in Francia, Dutch Folia Sinotherapeutica in Olanda e di oltre oceano come il Pacific Journal of Oriental Medicine in Australia hanno permesso un dialogo scientifico che ha illuminato e maturato il mondo dell’agopuntura italiano.

 

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