Un linguaggio peculiare della biopsicopatologia umana: grafologia clinica, correlazioni con la medicina integrata

Alberto Bevilacqua*

La Scrittura, dopo lo sviluppo filogenetico della vocalizzazione, rappresenta la più elevata e qualificata specializzazione antropologica raggiunta dall’uomo. Il suo studio scientifico permette di individuare la globalità dei comportamenti umani complessi quali l’espressione del movimento, il simbolismo, l’immaginazione, l’astrazione così come l’affettività, le emozioni, le componenti intellettive fino alla qualità dei sentimenti individuali e socio-relazionali, in quanto è in grado di penetrare nei profondi e nascosti meandri della psiche umana.

Tali aspetti poliedrici e profondi della personalità vengono resi palesi dallo stesso scrivente inconsciamente, in modo inedito ed impensabile tramite la mano che, in stretto rapporto bidirezionale con il cervello, traccia e deposita (in forma criptata) sul foglio di carta (interpretato e vissuto simbolicamente come spazio ambientale) la completa attività neurofisiopsicologica del soggetto che poi il grafologo decodifica con l’ausilio delle sue competenze interdisciplinari.

Tra l’altro l’osservazione del ductus scrittorio (anche senza vedere fisicamente la persona) consente di definire non solo il profilo generale della personalità del soggetto scrivente in un dato momento della sua esistenza ma anche eventuali anomalie sia psicomentali che somatiche preesistenti, in potenza, in atto o nel possibile dischiudersi in futuri comportamenti manifesti attraverso l’osservazione di tutta una serie di segnali grafoneuropsichici celati nei tratti (anche in quelli apparentemente insignificanti).

Specificatamente per quelle organiche, la grafologia scientifica è in grado di valutare, in sintonia con i principi epistemologici della psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) il potenziale probabile distress protratto instauratosi anche nel lontano remoto della vita della persona.

Il tracciato scrittorio impresso sul foglio di carta rappresenta infatti il ‘precipitato esistenziale materializzato’ di tutta la storiografia del soggetto e dal quale può evidenziarsi il quantum energetico e l’eventuale condizione di squilibrio bio-neuro-fisio-morfo-psicologico presente al momento dell’analisi compresi aspetti grafici probabilmente riferibili anche alle risposte endocrine ed immunitarie.

Operando fondamentalmente per la salvaguardia della salute e del benessere psicofisico è dunque la scienza umanistica per eccellenza della prevenzione per le notevoli possibilità di suggerire alla persona analizzata comportamenti e stili di vita più integrati e consoni al fine di mantenere in equilibrio e rinforzare la propria congruità allostatica complessiva nel divenire della sua esistenza e nel necessario processo di adeguamento dinamico e flessibile nei confronti con il proprio mondo esperenziale.

È una disciplina patognomonica in quanto può ‘diagnosticare’ i rischi psicorganici, soprattutto nelle condizioni di distress neurofisioemozionale protratto e nelle sue tendenze alla cronicizzazione.

è una scienza predittiva poiché, escludendo rigorosamente valutazioni di azzardata predestinazione patologica è tuttavia in grado di ‘prognosticare’ pericoli di evoluzione degenerativa organica derivanti dall’eventuale disagio esistenziale se non si interviene tempestivamente con la correzione dei modelli psicocomportamentali e di relazione inadeguati in atto e più in generale sugli stili di vita complessivi per interrompere e rendere reversibile il processo deviante.

Anche nelle condizioni di vera e conclamata patologia (psichica o somatica), con l’analisi e lo studio simbolico e ‘anatomico’ dei tratti grafici e degli indici patognomonici insiti nei segni della scrittura, la grafologia concorre con una propria competenza terapeutica ma sempre in stretta collaborazione con il medico e lo psicologo ad individuare e proporre, in un’ottica condivisa, strategie ed interventi integrati mirati a correggere i comportamenti anomali, con lo scopo di stimolare una più elevata autoconsapevolezza coerente: una condizione sempre coessenziale per l’uscita dalla patologia e per il ripristino globale dello stato di salute.

La grafologia è infine anche riabilitativacon la proposta di un proprio specifico modello ‘curativo’ mediante l’esecuzione di esercizi grafomotori volti al recupero, in particolare, della naturale neurofisiologia dei micromovimenti della mano scrivente e più in generale della congruità dell’intera struttura psicorganica.

La legge della reversibilità bioenergeticoinformazionale circolante nel rapporto cervellomanocervello potrà consentire allo scrivente, la riappropriazione della spontanea fluidità, flessibilità e della naturale armonia fisiologica e psicorganica indotte dalla rinormalizzazione delle funzioni nervose, endocrine ed immunitarie inevitabilmente sempre coinvolte nei processi psicomotori ed emotivocomportamentali.

 

Grafologia e pnei

Con la loro peculiare possibilità d’integrarsi reciprocamente, oggi rappresentano una delle proposte più avanzate di collaborazione nell’ambito della ricerca e della prassi medica integrata per comprendere sempre più ampiamente ed in profondità l’essere umano nella sua globalità: dal disagio psicorganico, fino al rischio di patologia, al mantenimento e rinforzo delle sue condizioni di benessere complessivo e di consapevolezza armonica esistenziale.