Riflessioni sulla fitoterapia topica in corso di dermopatie infiammatorie: note sui principali rimedi ed implicazioni energetiche

Autori: Carlo Di Stanislao, Rosa Brotzu.

“Uno specialista è uno che sa sempre di più di sempre meno”

N.M. Butler

Essendo un impiegato è naturale che divenissi un poeta

N. Mahfuz, 1988.

“Ma il cuore di certa gente non si domanda mai se valga la pena di fare tanta fatica per pompare sangue fino al cervello?”
Paolo Cananzi,2001

Riassunto: Si analizzano le formulazioni galeniche, i principi attivi e le caratteristiche energetiche di alcune piante medicinali (amamelide, camomilla, malva e calendula) efficaci in corso di flogosi cutanea.

Parole chiave: dermopatie infiammatorie, topici, fitoterapia

Summary: In this article are analysed the galenic formulation and active principle and energetic factors of herbal drug active in dermatitis.

Key words: flogistic dermopathies, topics, and phytoherapy

Esistono in terapia vari topici steroidei che, in opportuno veicolo e a concentrazioni prossime allo 0,1%, sono in grado di lenire e risolvere le dermopatie a carattere infiammatorio (eczema, lichen, psoriasi, ecc.)[1] [2]. Attualmente sono impiegati anche topici a base di FANS (ibuprofene gel al 5%, ad esempio[3]) e sono allo studio nuove formulazioni contenenti principi neuropeptidici (ad esempio a-MSH) dotati di notevole e protratta efficacia antiflogistica[4].

Una reazione infiammatoria può essere letta come un complesso di eventi che coinvolge principalmente i vasi sanguigni, i costituenti corpuscolati e non del sangue (ad esempio il sistema protrombina-trombina), le mastcellule tessutali, alcune cellule mesenchimali e, infine, i cheratinociti[5].

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è possibile, attraverso una lettura molto stressata ed attualizzata dei classici[6] (Sowen cap. 64[7] e Ling Shu cap. 72[8]) delineare possibili corrispondenze fra aspetti fisiopatologici moderni ed elementi tradizionali:

 

Aspetto moderno Aspetto Tradizionale (in relazione ai 5 Movimenti)
Vasomozione Fuoco
Mastociti Legno
Leucociti neutrofili Fuoco
Leucociti eosinofili e basofili Legno
Linfociti Acqua
Elementi mesenchimali Terra
Cellule dendridriche cutanee Metallo

Naturalmente i protagonisti principali sono i mediatori precoci e tardivi della flogosi che, secondo una visione particolare, si ascrivono più segnatamente agli aspetti Yang di Rene, Milza, Cuore e Polmone[9].

Si può immaginare, a tal proposito, la seguente relazione di ordine generale:

Organo[10] Mediatori controllati [11]
Polmone-Cuore Mediatori precoci e preformati (istamina, serotonica, neuropeptidi, ecc.)
Milza Mediatori precoce preformati (proteina basica maggiore, proteina cationica eosinofila, fattori chemiotattici, ecc.)
Rene Mediatori tardivi: leucotrieni, postralandine, trobossani, ecc.

Vari principi vegetali possono, per via topica, svolgere una buona azione antiflogistica[12].

Il nostro scopo è quello di evidenziarne alcuni rilevandone le caratteristiche biomediche[13]ed energetiche[14] [15].

Attualmente un grande interesse è rivolto verso prodotti esotici[16] (ad esempio i flavonoidi del tè verde), ma molti principi estratti da droghe facilmente reperibili nell’habitat a noi prossimo sono di notevole interesse[17]. Solo per fare qualche esempio si ricordi l’azione antiradicalica dell’oleoeuropeina estratta dalle foglie dell’Olea Europea, il revestrolo contenuto nell’uva rossa e che sembra dotato d’azione simile a quella dell’acido ascorbico, l’acido betulinico, estratto dalla Betula alba, con vigorosa azione scavenger, l’estratto di finocchio che ha azione antiflogistica ed antiaging, i disaccaridi della bietola con azione idradante e così via[18].

Hamamelis virginiana

L’estratto fluido glicolico[*] in preparazione cremosa evanescente (ricca in acqua e pertanto priva di azione troppo disidratante) svolge azione antinfiammatoria di tipo tannico ed atringente, molto utile in caso di evidenti ectasie vascolari (ad esempio rosacea eritematica). L’estratto di amamelide può essere formulato in gel al 5% (con metil o carbossimetilcellulosa o polietilene), da usare ad esempio sul viso, la sera, per una azione decongestionante[19]. Un eccellente preparato topico galenico per eczemi varicosi, porpora, prurito perianale in corso di emorroidi ed anche per favorire la cicatrizzazione delle ferite si compone nel modo seguente[20]:

–        Estratto fluido di Hamamelide g 1

–        Crema base anfifilla q.b. a 100 g

L’Amamelide, in chiave energetica, agisce sugli insiemi Legno e Fuoco e, pertanto, può essere usata in corso di dermopatie flogistiche con forte impronta vascolare, soprattutto in individui con Fuoco del Fegato o iperattività dello Yang di Cuore[21].

Essendo di sapore acido e di natura fresca l’Hamamelis, inoltra, giova al jing e favorisce la cicatrizzazione delle ferite. Il prodotto topico sopraindicato può essere utile in corso di perniosi (lupus pernio o geloni di II e III grado) con cute assottigliata o con fissurazioni.

Matricaria camomilla.

Il principio in idoneo veicolo cremoso (ricco in acqua ed evanescente) è soprattutto utile in corso di dermatiti con contaminazione batterica. Il principio attivo è l’azule, corpo grasso scoperto nell’essenza della matricaria, che rinvorza, anche, il cemento interendoteliale dei capillari sanguigni, con azione sinergica alla Citrina o vitamina P[22]. Anche in questo caso, per ottenere un preparato non irritante, è conveniente usare l’estratto fluido glicolico.

Il prodotto sarà così composto sotto il profilo galenico[23]:

–       Estratto glicolico di Matricaria g 10

–       Crema base anfifilla q.b. a 100 g.

Essendo la droga dolce agisce tonificando il Sangue e l’Energia e sull’insieme della Terra (connettivo, mesenchima).Il topico è utile in corso di dermopatie seborroiche anche con impetiginizzazione e sovrainfezione micotica. Data la possibilità di reazione crociata con le Compositae il preparato è da evitare nei portatori di ipersensibilità all’Artemisia. Il topico può essere massaggiato sulle gengive per produrre decongestione e ridurne la sepsi.

Nel caso in cui si voglia indurre una maggiore penetrazione del principio attivo la Camomilla (sempre 10 grammi di estratto senza alcool) va disciolta in una crema base grassa di questo tipo:

–        Cera bianca g 17

–        Paraffina liquida g 45

–        Borace g 1

–        Acqua bollita di recente e raffreddata ml 37

Malva sylvestris

La crema di Malva è emolliente e decongestionante per la presenza di mucillagini che sono efficaci del trattamento sintomatico degli eritemi, soprattutto se associati ad edema e xerosi (ad esempio dermatite atopica). L’azione delle mucillagini si deve alla presenza di metilpentosi ed esosi della cellulosa, all’acido galatturino e a numerose vitamine. L’estratto fluido glicolico è preferibile dalle foglie che sono più ricche di mucillagini.

Questa la composizione galenica più spalmabile ed efficace:

–        Malva estratto di foglie g 10

–        Crema base al cetamacrogol q.b. a 100 g.

Di sapore dolce è indicata nelle patologie cutanee di tipo Terra e soprattutto negli eczemi umidi ed essudanti che rientrano nella categoria “shirebifupinb” (malattie cutanee da Calore-Umidità).

Calendula officinalis

La droga comprende un gran numero di principi attivi fra cui carotenoidi, flavonoidi, saponine e mucillagini. Svolge azione battericida, antiflogistica e, soprattutto, emolliente.

Un eccellente lipogel in corso di secchezza cutanea con rossore è il seguente:

–        Olio d’avocado g 50

–        Calendula estratto fluido glicolico g 15

–        Squalano g15

–        Lanolina g15

–        Lanolina idrogenata g 10

–        Olio di ricino idrogenato g 2

–        Stearilammonio ettorite g 2

–        Essenze profumate g 9,9

–        Butylated hydroyanisole g 0,03

Agisce sull’insieme Metallo ed Acqua ed è utile nelle infiammazioni con debolezza della Weiqi (ferite che cicatrizzano lentamente e male, discromia, infezioni a ripetizione, ecc.).

Concludiamo questo succinto excursus che merita approfondimenti futuri ed ulteriori, raccomandando, in tutti i casi, quanto si vuole spingere più in profondità l’azione di un rimedio (derma profondo e/o ipoderma) l’uso, come veicolo, della cosiddetta crema canfosalicilica[24] [25]:

–        Capsico[†] g 5

–        Canfora[‡] g 25

–        Salicilato di metile g 25

–        O.E. di Pino mugo g 20

–        O.E. di Lavanda g 25

–        Pyoneer PLW q.b. a g 1000

La presenza di due oli essenziali può creare fotosensibilità e pertanto il veicolo è da sconsigliare nei soggetti con fototipo chiaro, predisposti  ad eritemi attinicii e nel periodo di più intensa esposizione solare.

 

Indirizzo per chiarimenti

Dr. Leonardo Paoluzzi

Via G. Ferraris, 3

05100 Terni

E-mail: paoluzzi47@interfree.it

 



[*] Per evitare l’azione irritante dell’alcool. Vedi: Bologna G., Di Stanislao C., Nibid A. et al.: Il ruolo del dermocosmetologo alle porte del III Millennio, Pandora, 1998, 1: 20-2.

[†] Azione antipruriginosa attraverso l’inibizione della cosiddetta Sostanza P.

[‡] Azione reonormalizzante e rinfrescante, che compensa l’azione irritante di altri componenti (capsico, ed oli essenziali).



Bibliografia

[1] Finzi A., Marinovich M.. Dermofarmacologia, Ed. UTET-Periodici, Torino, 1999.

[2] Manduchi L.: Steroidi, Caleidoscopio Italiano, 1995, Giugno, n. 95.

[3] Zanussi C. (a cura di): Breviario terapeutico, Ed. Selecta Medica, Pavia, 2000

[4] Rebora A. (a cura di): Il Dermatologo Italiano, II Ed., Ed. Hyppocrates, Genova, 2000.

[5] Panconesi E.: Manuale di Dermatologia, Ed. UTET, Torino, 1992.

[6] Darras J.C.: La Tipologia in MTC, Seminario SIA, Bardolino, Settembre 1981.

[7] Husson H.: Huang Di Neijing Sowen, Ed. ASMAF, Paris, 1974.

[8] Wong M.: Ling Shu, Pivot D’Esprit, Ed. Masson, Paris, 1987.

[9] Di Stanislao C.: L’Immunità in MTC, La Mandorla (www.agopuntura.org), 1997, 2.

[10] Ross J.: Zang Fu. The Organ System in TCM, ED. Churchill-Livingstone, Edimburgh, 1983.

[11] Errigo E.: Allergologia, vol. I, Ed. Lombardo, Roma, 1999.

[12] Ruffino I., Bianchi B., Lotti T.M.: Farmaci topici non steroidei per uso topico in dermatolgia, in Lotti T. (a cura di): Infiammazione cutanea, Ed. UTET-Periodici, 2001.

[13] Pflugshaupt C.: Basic principles in local dermatoligic therapy, Ter. Umsch., 1998, 55(8): 470-477.

[14] Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Phytos, Ed. MeNaBi, Terni, 1980.

[15] Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Vademecum ragionato di fitoterapia, Ed. MeNaBi, Terni, 1981.

[16] Chawla M.: Natural Raw Materials on Indian Origin for Persosal Sophisticatiopn, J. Appl. Comestol., 2000 18(2): 77-93.

[17] Ferrara A.: Medicina Estetica quali incredienti?, La Pelle, 2001, 7(5): 9.

[18] Perugini Billi F.: Le nostre piante medicinali, Ed. Junior, Azzano S. Paolo (BG), 2000.

[19] Corradin M., Ceccherelli F., Di Stanislao C.: Dispense del corso di fitoterapia scientifica, AIRAS, Padova, policopie, 2001.

[20] Shah V.P., Behl C.R., Fllynn G.L. et al.: Principles and criteria in the development and optimization of topical therapeutic pruducts, Skin Pharmacol., 1993, 6(1): 62-80.

[21] De Berardinis D., Di Stanislao C., Corradin M., Brotzu R.: Organi e Visceri in Medicina Cinese. La fisiologia, la clinica, la terapia, Ed. Sanli/Bimar, Roma, 1992.

[22] Di Stanislao C., Flati G., Bologna G.: Generalità sulle vitamine e gli oligoelementi in campo dermatologico, Fogli di Estetica, in press.

[23] Leigheb G.: Dermatologia Galenica, Ed. Lombardo, Roma, 1997.

[24] AAVV: Aromoterapia, Ed. Natura Holding, Milano, 1980.

[25] Stuttgen G.: The present status of anti-inflammatory agents in dermatology, Drugs, 1988, 36(5): 43-50.